Obiettivi di riciclo più elevati su imballaggi e rifiuti, ma soprattutto obbligo all’introduzione di sistemi di raccolta differenziata con specifica attenzione al recupero della parte organica.
E’ stato approvato – lo scorso 24 gennaio – dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo un nuovo pacchetto legislativo relativo all’economia circolare.
Gli atti saranno discussi dal Parlamento in sessione plenaria il prossimo 13 marzo. Dopo la votazione il dossier sarà oggetto di negoziati tra Parlamento, Commissione e Consiglio dei ministri dell’ambiente per arrivare alla ratifica definitiva.
Una modifica verso l’alto -rispetto alla proposta della Commissione europea del 2015 – per ciò che riguarda gli obiettivi di riciclo al 2030 che risultano aumentati al 70% per i rifiuti solidi urbani e all’ 80% per gli imballaggi.
Secondo la stessa Commissione, il raggiungimento di questi target porterebbe alla creazione di 580 mila posti di lavoro entro il 2030, con un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le imprese europee. Se le imprese europee investissero nella prevenzione dei rifiuti, la rigenerazione, la riparazione e il riciclaggio – sempre secondo la Commissione Europea – ci potrebbero essere risparmi fino all’ 8% del fatturato annuo, riducendo – nello stesso tempo- l’emissione di gas serra in percentuali tra il 2 e il 4%